Hand of Fatima – Khamsa – Hamesh

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Hand of Fatima – Khamsa – Hamesh

La Mano è un simbolo diffuso in gran parte del mondo, sin da epoche preistoriche: dalle mani rupestri positive e negative del Tassili (Algeria del sud), risalenti ad un periodo compreso tra i 9000 e i 7000 anni fa, alle mani dipinte di Catal Huyuk (Anatolia, 6000 anni fa), a quelle rappresentate sulla stele di Chalcacingo, opera della civiltà olmeca, la più antica e misteriosa tra quelle centroamericane.

Nel mondo arabo ed ebraico, rappresenta un amuleto potente contro il malocchio, utile per scacciare la negatività. Nella Mano si concentrano tutti i poteri: è la mano che viene baciata, stretta, che sigilla le alleanze, prega, implora il cielo, benedice. Viene dipinta sulle porte delle case come simbolo di buona fortuna. Nelle tradizioni popolari ebraiche ed arabe assume una funzione, oltre che religiosa, anche protettrice, taumaturgica. Amuleto in senso etimologico della parola, la Mano è anche un talismano della fecondità femminile o della terra.

La parola “Khamsa” significa “cinque”; nella religione ebraica e musulmana riveste un valore sacro:

La Mano di Miriam, sorella di Mosè ed Aronne. Cinque (“hamesh” in ebraico) ha una valenza fortemente simbolica: cinque sono i sacri libri della Torah e la quinta lettera dell’alfabeto ebraico, “Heh”, è uno dei nomi sacri di Dio. Spesso, sul dorso della Mano di Miriam si trovano iscritte preghiere ebraiche, come lo Shemà, la Birkat HaBait (Benedizione della casa) o la Tefillah HaDerech (Preghiera del viaggiatore).

La Mano di Fatima, commemora la figlia del Profeta Maometto andata in sposa ad Ali, nipote del padre. A lei sono stati riconosciuti molti miracoli: si racconta che quando si recava a pregare nel deserto, la sua fede era talmente forte e potente da riuscire a far piovere, facendo sbocciare nella sabbia del deserto una gran moltitudine di splendidi fiori. Per i sunniti rappresenta i cinque pilastri della fede, mentre gli sciiti vi riconoscono l’autorità dei “cinque uomini con il turbante”, i cinque grandi personaggi sacri: Mohammed, Ali’, Fatima, Hassen e Hussein.
La Khamsa è una sorta di muro invisibile tra chi osserva e chi è osservato. Assume tre significati:

  1. è il simbolo della Provvidenza;
  2. è simbolo della Legge del Profeta Maometto: 5 sono i pilastri dell’Islam. Ha cinque dita, ciascuna delle quali ha 3 giunture, eccezion fatta per il pollice che ne ha due. Le 5 dita formano 14 falangi, 28 per le due mani, sulle quali sono ripartite le 28 lettere dell’alfabeto. Le 14 poste sulla  mano destra sono dette “luminose” e sono rivolte a Sud, e le 14 oscure sulla mano sinistra volgono al Nord. Nello stesso modo che le dita sotto sottomesse all’unità della mano che le serve da base, i cinque precetti fondamentali sono legati alla Khamsa, prendendo la loro forza nell’unità di Dio.
  3. è una potente forma di difesa contro i nemici, essendo il compendio della religione.

La Mano di Fatima, creata in genere in argento (il metallo del Profeta), è realizzato in tre modi:

  1. la mano con tre dita aperte e due dita simmetriche ai lati;
  2. la mano viene rappresentata con tutte e cinque le dita aperte;
  3. la mano con il pollice alzato e quattro dita aperte (simbolo dell’attività creatrice e fecondatrice dell’uomo con la terra)

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